conservo sulla pelle tutti i graffi lasciatimi dalla notte.
L'invidia di lei immacolata tradisce,
semina dove vede e vuol purezza.
Che mai raccoglierà su di chi sparge orgoglio
ma non proferisce dei doni neanche a se stesso,
m'anzi li trattiene e novità non gradisce.
Scruto da sotto l'ombra dei miei occhi curiosi
insegnando al sangue come non interferire
tra quei nodi che non turbano,
rendono il paesaggio nuovo nato.
In contemplazione di un corpo statico
l'immobilità mia si fa avanti
e aggredendo l'aria domanda di prendermi per intero,
con tutti i segni di cui gelosamente mi nutro.
Quando Notte si ridesta la mia forma è di nuovo vera,
le sue matite corrono dove non era giunta,
cicatrizzando questi ed altri punti
perchè la pelle non ne contamini l'inchiostro.

Belissima traccia di tracce,segni rossi in una notte nera.
RispondiEliminacomplimenti... segni come tracce indelebili,costanti nell'anima...in una notte dove tutto prende forma...un saluto a te...
RispondiEliminasegni sulla pelle, a ricordare istanti lontani..
RispondiEliminaIl miracolo della notte,ci avvolge fiera nei suoi meandri oscuri e attraverso il sogno si impadronisce e gioca con la nostra mente. Molto bello il Tuo scritto, amore e tormento si materializzano sul corpo.
RispondiEliminaCiao, buona serata.
La notte nasconde, snatura, ferisce...l'importante è guarire...
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