Le fotografie mi rubano l'anima
No, non m'impossesso di affermazioni di Joe Dallesandro, è una cosa che sento dentro, mia. Nuda o vestita poco importa. L'obiettivo non riuscirà mai a cogliermi, a rendermi definita. Ma si prenderà ugualmente una parte di me, quella che permetterà di dipingere tele e stampare magliette.
Poi se hai una spiccata vena sadica al giorno d'oggi puoi mettere tutto in rete, farti dire quanto sei stato in gamba a fotografare la tua ragazza annoiata sul divano o mentre perde a carte, e...
Pensavo a Dio. Non per un pentimento nei suoi confronti, quanto per un senso d'immagine, chiamiamolo così. 2000 anni fa bastava una persona qualunque che perdesse qualche ora per un ritratto e quello era, fino alla fine dei tempi. A chi importava che avessi un'espressione algida o sensuale? E della firma? Chi se ne fotte.
Ma io ogni sera devo lasciarti bere e dar adito ai tuoi vaneggiamenti e filosofeggiate, poi portarti a letto, non capisco se esausta o ubriaca, e al mattino rammentarti se abbiamo fatto l'amore, dormito insieme o sono rimasto sveglio perchè tu cantavi? Non ti do torto su chi sceglie di immortalarti invece che usar specchi, ma gli anni '60 son passati da un pezzo. Fattene una ragione: non esistono più folle in delirio come per i Beatles in Giappone perchè oggi tu sei come loro. E per questo motivo non puoi essere un santino da venerare... ci vogliono tante fotografie, tanti tuoi ritratti, uno per ogni stagione della tua giornata...
Spegni quel cazzo di telefonino, prima che lo lancio fuori della finestra.
Stavo scherzando. Vuoi capire o no che chi ti ama necessita più che altro di sensazioni? Io ti ho qua, tutta intera. Attendo solo che questo incontro produca qualcosa, di bello ma anche no, non si può saperlo con certezza nell'attimo del vissuto.
...E chi non mi ama perchè mai vorrebbe possedermi lo stesso? Stamattina per poco non rompevo il naso a un ragazzino: aveva uno di quegli aggeggi in mano. Fatico a credere questa adorazione su chi teme persino lo specchiarsi del proprio volto.
Ma ora portami a letto, ormai è uno dei pochi posti dove mi sento qualcuno.
Dove tu non architetti furti. E neanche chiedi il permesso, non serve.
In fotografia non riesco ad imprire tracce altrettanto bene.

Dunque si, esistono perchè sono più maneggevoli credoXD e comuqnue un modo per far andare avanti il commercio eh ^^" e tutti fanno foto allegramente in giro XD che tristezzaXD bah diciamo che secondo me i cellulari per lo meno che fan foto sono totalmente inutiliXD
RispondiEliminaBellissimo pezzo.....ti auguro un buon fine settimana!
RispondiEliminabella storia, bel casino, bella foto.
RispondiElimina...una foto racchiude, cattura un attimo di te che resterà per sempre...è un peccato che quegli anni siano passati, era ancora tutto così naturale...bellissimo testo...
RispondiEliminaserena giornata...
un salutino anch'iooooo *-* anche se l'ho già commentato questo :-P
RispondiEliminaTutti ormai si sentono artisti perché grazie a quel piccolo oggetto possono fotografare, immortalare e rubare ogni cosa. Non capiscono nulla. È il simbolo della perdita di valori, prima si rappresentava solo ciò che era veramente importante ora ogni singolo secondo della giornata.
RispondiEliminaBellissimo post!
un abbraccio a presto!
Ciao,complimenti...Scrivi molto bene.
RispondiEliminaLa tecnologia a volte può essere un'arma a doppio taglio. L'immaginazione è senz'altro più creativa e appagante di una foto realizzata da una scatoletta con vetrino...Va detto comunque, un'immagine come la Tua postata sopra,o altre in generale, rappresentano uno stato d'animo emozionale. Mai reale, in quanto guidato dalla tecnica delle luci e da ciò che vuole dire il fotografo.
Condivido pienamente il finale del Tuo racconto, meglio la camera da letto, che la fotocamera.
Ciao, buona domenica.
...volevo farti un saluto mia cara...e...dolce notte!
RispondiEliminaBel pezzo!!!
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